Dopo essersi indebitato al punto da veder degradato il proprio rating di solvibilità a junk (spazzatura), il Nasdaq ha fallito per la seconda volta consecutiva il suo tentativo di scalata al London Stock Exchange: la sua offerta da 5,3 miliardi di dollari è stata snobbata dagli azionisti del LSE, tanto che la percentuale raccolta in sede di OPA risulata appena dello 0,4%.
Cosa se ne farà adesso del 30% del capitale LSE, rastrellato facendo debiti, non è dato sapere.
Come abbiamo ipotizzato sin dall'inizio del 2006, esiste una certa probabilità che l'alleato finale
del London Stock Exchange sia il nascente gruppo NYSE/Euronext, che ha già stretto una solida alleanza con la borsa di Tokio ed è entrato nel capitale di quella indiana, mentre John Thain guarda già alla Cina.
In questa prospettiva, per ironia della sorte, potrebbe essere proprio il NYSE il cavaliere bianco che salva il Nasdaq da una situazione finanziaria a dir poco imbarazzante, rilevando le azioni del London Stock Exchange in suo possesso. A Londra, di certo, non arriccerebbero il naso...
Il Faro Finanziario